- 2 Agosto 2024
- In Attività associative, Iniziative
- Tags enzo bellettato, soci onorari PLANit
Enzo Bellettato ha fondato nel 1982, insieme alla moglie e ad un giovanissimo Roberto Ragazzoni, attuale presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), il Gruppo Astrofili Polesani che gestisce l’Osservatorio Astronomico e il Planetario di Rovigo.
Bellettato, fin dai tempi dell’Associazione Amici dei Planetari, non ha mancato di dare il suo contributo alle attività e ai meeting che coinvolgevano gli operatori italiani di questo settore. Ecco perché in occasione del 32° convegno dei planetari italiani (Planetarium Alto Adige, San Valentino in Campo, Bolzano, 23 aprile 2017) il presidente dell’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit), Gianluca Ranzini, propose all’assemblea di votare la nomina di Enzo Bellettato, suggerita dal consiglio direttivo, quale primo socio onorario di PLANit, “per molti anni attivo membro dell’Associazione Amici dei Planetari, presente al meeting di Bolzano dopo alcuni anni di assenza dalla riunione nazionale dei planetari italiani”.
La sua lunga attività didattica è stata valorizzata dalle esperienze maturate nei tanti anni di insegnamento come docente delle scuole primarie e di dirigente scolastico.
Bellettato è sempre stato un punto di riferimento, prodigo di consigli, non solo nell’ambito del territorio polesano. Sono celebri le sue “macchine” didattiche, costruite con materiali di facile reperibilità, utili per spiegare in modo attraente e più comprensibile temi come quelli dei moti celesti, delle stagioni astronomiche, dell’orientamento e della misura del tempo con il sole e con le stelle, del riconoscimento delle costellazioni, aspetti che hanno uno stretto collegamento con le lezioni di base di ogni planetario.
Negli Anni Novanta partecipò al corso per operatori di Planetari che si svolse al Planetario di Modena. Era stato ideato per garantire una più solida formazione alle persone che svolgevano questa attività e rappresentò la risposta italiana al Diploma per animatori di planetari che i colleghi francesi avevano organizzato, per un biennio, all’inizio degli Anni Novanta, presso l’Università di Strasburgo.
Consultando ed ascoltando le registrazioni degli interventi pubblici di Enzo Bellettato, disponibili in rete, si scopre un mondo di passioni, interessi e di impegno civile che non è così noto tra i planetaristi, anche a quelli che lo hanno spesso incontrato in occasione dei meeting nazionali.
Oltre all’attività di divulgazione dell’astronomia, Bellettato collabora con le associazioni di storia locale. E’ stato membro del Movimento nonviolento di Aldo Capitini all’epoca della sua obiezione di coscienza (*), ha poi partecipato alle campagne di obiezione alle spese militari. Negli anni Novanta ha contribuito alla formazione della Consulta per la pace del Comune di Rovigo.
Questa breve presentazione dedicata ad Enzo Bellettato anticipa alcuni dei contenuti dell’intervista realizzata per la serie Voci dalle cupole. Enzo Bellettato, insieme con la collega Sara Surico, racconta alcune delle sue numerose attività come divulgatore, planetarista e studioso della cultura popolare tramandata attraverso musiche e canzoni. A queste ricerche ha dedicato il libro “Matteotti nella memoria cantata tra storia e cantastorie” (Enzo Bellettato, “Diario di un obiettore, strapparsi le stellette nel 1968”, Emi editore).
- Interventi di Enzo Bellettato disponibili sul web:
- Loca Ficta. Il mondo della Luna (1h 32 min, 19 febbraio 2022, relatore Enzo Bellettato);
- Il piacere della musica nella famiglia Matteotti (1h 13 min, 28 settembre 2022, relatore Enzo Bellettato);
- L’ astronomia di Leopardi (1h 22 min, 29 dicembre 2022, relatore Enzo Bellettato);
- Diario di un obiettore, di Enzo Bellettato;
- Giacomo Matteotti nella memoria cantata (1h 22 min, 6 agosto 2022, con Enzo Bellettato);
- Presentazione del libro Giacomo Matteotti nella memoria cantata, di Enzo Bellettato;
- Matteotti nella memoria cantata tra storia e cantastorie,
con il CD “Povero Matteotti”, Associazione Culturale Minelliana in coedizione con l’Istituto Ernesto de Martino, 2020.