Opportunità per “Week in US” e “Week with GDP”

Quante sono le occasioni da non perdere per i planetaristi italiani?

Di solito sono almeno due e hanno come destinazioni i planetari degli Stati Uniti e quelli della Germania. Ma nel 2025 si aggiungerà anche una cupola della Svizzera!

Di cosa stiamo parlando? Di iniziative delle quali tutti i planetaristi italiani, così come quelli di altri Paesi, possono diventare protagonisti. Proprio il prossimo anno verranno celebrati i trent’anni delle “Weeks in Italy” che dal 1995 hanno permesso ad oltre una ventina di docenti e divulgatori statunitensi di soggiornare gratuitamente nel nostro Paese.

Il premio si vince presentando la proposta di una lezione che verrà replicata in diverse località italiane nei planetari che aderiranno al progetto. L’idea italiana, frutto di una lunga e consolidata esperienza, ha finalmente contagiato i colleghi di altri Paesi che l’hanno fatta propria organizzando una iniziativa analoga. Per molti anni, nelle occasioni di incontro con i rappresentanti delle associazioni nazionali dei planetari, abbiamo descritto come si svolgono le “Weeks in Italy” allo scopo di diffondere la proposta oltre i confini nazionali. Finalmente il risultato è stato raggiunto, prima con l’adesione delle cupole statunitensi alle quali, in seguito, si sono aggiunte anche quelle tedesche.

Si tratta della “Week in the US” e della “Week with the GDP”. Quest’ultima è gestita dalla Gesellschaft Deutschsprachiger Planetarien e.V., (GDP), ovvero la Society of German-Speaking Planetaria che per il 2025 ha annunciato una bella novità: tra le destinazioni ci sarà anche un planetario della confederazione elvetica.

Anche i planetaristi italiani possono candidarsi.

I vincitori delle settimane premio dovranno condurre le loro lezioni in lingua inglese. In Germania sarà anche possibile proporle in lingua tedesca. La documentazione va inviata entro il 31 dicembre. Tutte le informazioni sono descritte sulle pagine seguenti:

  1. Week in US
  2. Week with GDP

Vi invitiamo a leggere la relazione di Marco Ávalos Dittel (Planetario Aventura, Costa Rica), che nel 2022 è stato ospitato dal Planetario di Friburgo.

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