Collaborazioni con i planetaristi francofoni: Ottobre 2024

Gli appuntamenti proposti dai planetaristi francofoni si svolgono sia online che in presenza, e sono organizzati dall’APLF (Associazione dei Planetari di Lingua Francese) e dall’associazione PIAf (Planétariums Interactif Associés francophones) coordinata da Lionel Ruiz del Planetario di Marsiglia.

L’APLF ha organizzato nel fine settembre scorso il suo affollato meeting annuale, che già a giugno aveva esaurito i posti disponibili. L’evento si è svolto nel rinnovato Planetario dell’Università di Strasburgo, con una cupola di 15m di diametro, inclinata 18° e con una capienza di 140 posti.

La prossima edizione avrà luogo a Genk, in Belgio, dove per tanti anni ha lavorato il collega Seppe Canonaco, il cui nome ci ricorda le origini italiane della sua famiglia. Per partecipare al Meeting del 2025 si consiglia l’iscrizione con anticipo.

Invece, il prossimo incontro online dell’associazione PIAf avrà luogo sabato 19 ottobre alle ore 18. I lavori sono aperti anche ai non associati.

L’incontro precedente – gli appuntamenti online hanno cadenza mensile – ha visto la partecipazione di una trentina di planetaristi francesi e l’occasione è stata preziosa per cercare nuove collaborazioni non soltanto con i colleghi d’Oltralpe. Infatti, uno dei relatori è stato Sebastien Gauthier da Montreal, la città canadese nella quale, come in tutto il Quebec, è molto diffusa la lingua francese.

Abbiamo invitato Gauthier a una delle prossime interviste di Voci dalle cupole, visto il suo interesse, fin dai tempi dell’infanzia, per le eclissi di Sole.

All’incontro era presente anche Francesca Limiroli, che descriverà il progetto Idiomi celesti in occasione dei prossimi appuntamenti. Lo scopo è quello di cercare nuove collaborazioni, come quella arrivata dal Planetario di Nantes. Grazie al coinvolgimento del collega Daniel Audeon, uno dei docenti della città – assai nota per aver dato i natali a Jules Verne – ha tradotto e registrato in lingua bretone uno dei capitoli del progetto “Idiomi celesti”, quello dedicato al planetario. Chissà che in vista del centenario del 2025 il capitolo sul Planetario venga tradotto anche in altre lingue minoritarie.

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