- 13 Dicembre 2024
- In Workshop e Guide
- Tags ai, ia, intelligenza artificiale, planetari
L’idea di questo articolo nasce dallo scambio di qualche settimana fa sul canale PlaneChiacchiere di PLANit in merito al tema SIAE e all’utilizzo di musiche in planetario.
A marzo 2023 avevo presentato una metodologia per utilizzare l’IA generativa per creare immagini e fotografie – sia in formato standard che fisheye – facilmente integrabili in qualsiasi tipo di attività in planetario senza dover investire in costose apparecchiature dedicate. Bene, è ora arrivato il momento di scoprire come l’IA può rivoluzionare anche la musica!
La musica nei planetari è da sempre una componente fondamentale – sia degli spettacoli dal vivo, sia di quelli pre-renderizzati. Naturalmente, i progressi tecnologici portano nuove opportunità e, una delle più recenti, è la possibilità di utilizzare l’IA generativa per creare composizioni originali in modo rapido e con poco sforzo—due caratteristiche comode per i planetaristi che, tipicamente, hanno le agende sempre molto fitte! Inoltre, le musiche generate con IA non sono, almeno per il momento, soggette a diritto d’autore, se non per l’eventuale utilizzo di materiale autorale nella fase di training della IA, in ogni caso in capo al fornitore del servizio.
Che si desideri creare una tappeto musicale da far girare in loop, un brano che accompagni l’esplosione di una supernova o di una accattivante canzoncina per insegnare ai bambini come individuare la Stella Polare o per festeggiare un compleanno, i generatori di musica basati sulla IA possono fornire tutto questo in pochissimo tempo.
Prova sul campo
Per mettere alla prova l’IA ho deciso di rendere la sfida complessa: produrre non un brano solo strumentale, bensì una canzone e, per giunta, il lingua italiana, che non è la lingua madre dell’IA. Si tratta di uno degli output più difficili, poiché combina testo, musica e una (virtuale!) performance vocale. Infine, dato l’importante anniversario che stiamo celebrando, ho scelto di creare una canzone che fosse spendibile all’interno del Centenario dei Planetari.
Per questo esperimento mi sono imposto una regola fondamentale: tutto doveva essere fatto con l’IA, ma proprio tutto. Dopo aver scelto ChatGPT come motore iniziale, l’ho “addestrato” assicurandomi che comprendesse bene cosa fossero i planetari. Ho dunque fornito informazioni sul centenario e sulle tante emozioni che i visitatori provano durante gli spettacoli sotto la cupola. Infine, ho chiesto di scrivere il testo di una canzone dandogli istruzioni precise sul tipo di messaggio che desideravo trasmettesse. Grazie alla specificità dei prompt, il risultato generato da ChatGPT è stato perfetto (puoi scaricare il testo da qui).
Successivamente, ho utilizzato un generatore di musica, basato sempre su un’IA, per produrre una canzone impostando diversi parametri di input al fine di ottenere più versioni, con voci, stili e generi diversi.
Volendo spingerlo ai limiti, ho provato a mettere in difficoltà l’IA modificando la metrica delle strofe e chiedendo scomposizioni non banali del ritmo. Sorprendentemente, l’IA è sempre riuscita a superare tutte le sfide con ottimi risultati, armonizzando perfettamente l’arrangiamento e adattando la struttura musicale alle mie richieste. Inoltre, la pronuncia della voce è stata (quasi sempre) impeccabile.
Il processo ha dimostrato che l’IA ha una profonda conoscenza dei diversi stili musicali, che supporta molteplici lingue, che consente un’enorme libertà di personalizzazione e che propone arrangiamenti dinamici attorno alla struttura del brano in lavorazione.
Le applicazioni sono praticamente infinite: lezioni in cupola per bambini con canzonice ad hoc, video promozionali del planetario, spettacoli di Natale, compleanni personalizzati, filmati fulldome per Halloween… come sempre, l’unico limite è la fantasia.
Come funziona
Abbiamo visto come l’IA generativa può essere utilizzata per creare composizioni musicali originali. Questa tecnologia sfrutta algoritmi di apprendimento automatico e reti neurali per analizzare vasti dataset musicali, individuando schemi per generare nuovi brani.
Online ne esistono molti, ognuno con funzionalità e capacità uniche. Alcuni sono più adatti ai principianti, mentre altri offrono opzioni avanzate per gli utenti più esperti. Molte piattaforme offrono account gratuiti o periodi di prova, permettendo quindi di sperimentare senza impegno.
Una delle principali qualità di questi strumenti è la loro accessibilità: per utilizzare l’IA generativa non è necessaria alcuna conoscenza di teoria musicale, né l’uso di software complessi. Tutto è estremamente semplice e intuitivo, cosa che rende questa tecnologia accessibile a tutti.
Una volta scelta la piattaforma di IA, comporre nuova musica è relativamente semplice e richiede in genere pochi passaggi:
- Impostare i parametri: viene richiesto di inserire dettagli come tempo, tonalità, genere e qualsiasi elemento musicale specifico che desideri, come melodie o ritmi.
- Generare la composizione: L’IA analizzerà i prompt forniti e creerà un brano musicale aderente alle richieste. Nonostante dietro le quinte vi siano calcoli complessi, il brano sarà pronto in pochi secondi.
- Fine tuning: Dopo l’ascolto del brano generato sarà possibile apportare le eventuali modifiche necessarie per perfezionarlo.
- Esportare la versione finale: Una volta soddisfatti del risultato, il brano generato potrà essere esportato nel formato migliore per essere integrato nello spettacolo in planetario.
Considerazioni finali
I generatori di musica basati sull’IA sono uno strumento potente per i planetaristi che desiderino creare composizioni di alta qualità in modo efficiente. Dato che la necessità di musica è universale, questi strumenti possono far risparmiare tempo e stimolare la creatività, diventando una risorsa preziosa per i planetari, sia digitali che optomeccanici.
Naturalmente, sebbene l’IA possa semplificare i flussi di lavoro e incoraggiare la creatività, l’auspicio è che non sostiuisca mai l’ingegno umano. Piuttosto, l’invito è di considerare questi strumenti come un prezioso supporto per migliorare il proprio processo creativo e ampliare le possibilità per le lezioni e gli spettacoli in planetario.
– Dario Tiveron
Brani: medesimo testo, diversi stili.
Clicca sull’immagine per ascoltare la versione integrale di ciascuna creazione.