- 7 Luglio 2022
- In Iniziative
- Tags arte, arte e astronomia, arte e scienza
La luce della Luna piena si riflette sulla superficie del mare. Davanti al portone aperto di un vecchio cascinale alcune persone stanno osservando il paesaggio marino. Invece, sulla riva, un uomo sta portando all’asciutto una barca. In mare aperto un altro natante solca le acque a vele spiegate. L’opera “Marina con Luna” (post 1800 – ante 1849), dipinto di Giuseppe Canella, è esposto nella prima sala del percorso di visita della casa museo Tosio di Brescia. È il luogo adatto per una visita guidata su “Arte & Astri”. Infatti il collezionista Paolo Tosio aveva interessi artistici e scientifici. Lo dimostra l’effige di Galileo che si nota sul lato orientale del cortile appena entrati in quella che oggi è la sede dell’Ateneo di Lettere, Scienze e Arti di Brescia. Uno dei dipinti commissionati da Tosio è dedicato a “Newton scopre la rifrazione della luce” (1827). È stato dipinto da Pelagio Palagi ed è ricco di particolari di interesse astronomico: un telescopio newtoniano, un globo celeste, celebri libri di astronomia del passato, come “Astronomia Nova” di Keplero. L’opera è da tempo segnalata nell’itinerario “La Via delle Stelle” che inizia davanti all’orologio di Piazza della Loggia, il cui quadrante è ancora quello originario del XVI secolo, e si conclude nella valle dove sono ubicate le sedi astronomiche di Lumezzane (Osservatorio Serafino Zani e Planetario). Il dipinto di Giuseppe Canella e quello di Pelagio Palagi possono a pieno titolo rientrare tra le opere di un percorso su “Arte & Astri”.
Invece, il murales qui sotto, dipinto nel 2022 nell’atrio di ingresso del planetario Paulucci di Hibbing (Minnesota, USA), che l’artista Lori Nicolelli Harter ha dedicato alla galassia di Andromeda, è un esempio di opera artistica presente in una sede di interesse scientifico.
Ecco tre opere collegate, rispettivamente, ai progetti “Tutte le lune dei musei”, “Itinerari astronomici” e “Arte contemporanea e stelle” oggetto della nuova pagina che trovate sul sito web di PLANit. Vi invitiamo a visitarla.