IL PROGETTO

L’Associazione dei Planetari Italiani vi invita all’ascolto delle interviste attraverso le quali Loris Ramponi, giornalista e divulgatore, coinvolge astronomi, planetaristi e divulgatori. Queste interviste, che hanno preso il via nel 2020, non sono conferenze né lezioni, ma piacevoli occasioni di dialogo con alcuni protagonisti del mondo della scienza in generale e dell’astronomia in particolare.

In questa pagina sono pubblicati i video finora registrati. Quelli pubblicati dal novembre 2021 sono stati realizzati da Gian Nicola Cabizza.

Alcuni frammenti audio, estratti da queste videoregistrazioni, si possono ascoltare alla pagina “Voices from the Dome” dell’International Planetarium Society, insieme ad altri contributi audio in italiano e in altre lingue.

ELENCO DELLE INTERVISTE

Ottobre 2024: Elena Lazzaretto
Planetario di Padova

Settembre 2024: Enzo Bellettato, Sara Surico
Gruppo Astrofili Polesani

Giugno 2024: Francesca Limiroli, Ivan Prandelli
Planetario e Osservatorio Val di Fiemme

Settembre 2023: Lionel Ruiz
Associations des Planétariums de Langue Française

Dicembre 2022: François Aru
Associations des Planétariums de Langue Française

Luglio 2022: Alessandra Zanazzi
Osservatorio Astronomico di Arcetri, INAF

Aprile 2022: Marco Garoni
Civico Planetario di Ravenna, Associazione Ravennate Astrofili Rheita

Marzo 2022: Marco Micheli
Centro di Coordinamento dei NEO (Near-Earth Object), Agenzia Spaziale Europea

Gennaio 2022: Gianluca Di Luccio
Star Trekking, EG Planetarium di Piovene Rocchette (VI)

Novembre 2022: Ivan Prandelli
Osservatorio Serafino Zani

Luglio 2021: Fabio Peri
Conservatore del Civico Planetario Hoepli di Milano

Giugno 2021: Angela Misiano
Planetario di Reggio Calabria

Gennaio – Maggio 2021: Gian Nicola Cabizza
Consiglio direttivo PLANit, dirigente Sezione AIF (Sassari)

  • 25-1-2021: L’astronomia di Dante – 1° parte
  • 22-2-2021: L’astronomia di Dante – 2° parte
  • aprile 2021: L’astronomia di Dante – 3° parte
  • maggio 2021: I miti del cielo senza pregiudizi

Dicembre 2020: Gloria Andreuzzi
Ricercatrice all’Osservatorio Astronomico di Roma, assegnata al Telescopio Nazionale Galileo – Istituto Nazionale di Astrofisica, La Palma, Canarie

Novembre 2020: Massimo Della Valle
Direttore di Ricerca, Osservatorio di Napoli – Istituto Nazionale di Astrofisica

Settembre 2020: Marco Micheli
Centro di Coordinamento dei NEO (Near-Earth Object), Agenzia Spaziale Europea

Settembre 2020: Roberto Ragazzoni
Direttore Osservatorio INAF di Padova

Agosto 2020: Enrico Miotto
Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano

ELENA LAZZARETTO

14 Ottobre 2024

INCONTRO CON ELENA LAZZARETTO

  • INFO

    Elena Lazzaretto racconta la sua esperienza con il concorso “Week in the US”. Durante l’intervista ci svela le sue numerose attività divulgative, come quelle che ha svolto presso l’Osservatorio Astronomico INAF di Padova e il Planetario patavino, comprese quelle che hanno avuto luogo in sedi molto particolari, ad esempio in alcuni castelli dei Colli Euganei.

    Il suo sito web guardachecielo.it è una miniera di idee e di contenuti, da consultare ed ascoltare, come i podcast della serie “Stelle&TV” che in un centinaio di puntate raccontano l’universo tra serie, film e cartoons.

    Intervista di Loris Ramponi. Registrazione video di Gian Nicola Cabizza.

BELLETTATO, SURICO

1 Settembre 2024

INCONTRO CON ENZO BELLEtTATO E SARA SURICO

  • INFO

    Enzo Bellettato, socio onorario dell’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit), ha fondato nel 1982, insieme alla moglie e ad un giovanissimo Roberto Ragazzoni, attuale presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), il Gruppo Astrofili Polesani che gestisce l’Osservatorio Astronomico e il Planetario di Rovigo. In questo video, insieme con la collega Sara Surico, racconta alcune delle sue numerose attività come divulgatore, planetarista e studioso della cultura popolare tramandata attraverso musiche e canzoni.

    Bellettato, fin dai tempi dell’Associazione Amici dei Planetari, non ha mancato di dare il suo contributo alle attività e ai meeting che coinvolgevano gli operatori italiani di questo settore. La sua lunga attività didattica è stata valorizzata dalle esperienze maturate nei tanti anni di insegnamento come docente delle scuole primarie e di dirigente scolastico.

    Bellettato è sempre stato un punto di riferimento, prodigo di consigli, non solo nell’ambito del territorio polesano. Sono celebri le sue “macchine” didattiche, costruite con materiali di facile reperibilità, utili per spiegare in modo attraente e più comprensibile temi come quelli dei moti celesti, delle stagioni astronomiche, dell’orientamento e della misura del tempo con il sole e con le stelle, del riconoscimento delle costellazioni, aspetti che hanno uno stretto collegamento con le lezioni di base di ogni planetario.

    Negli Anni Novanta partecipò al corso per operatori di Planetari che si svolse al Planetario di Modena. Era stato ideato per garantire una più solida formazione alle persone che svolgevano questa attività e rappresentò la risposta italiana al Diploma per animatori di planetari che i colleghi francesi avevano organizzato, per un biennio, all’inizio degli Anni Novanta, presso l’Università di Strasburgo.

    Consultando ed ascoltando le registrazioni degli interventi pubblici di Enzo Bellettato, disponibili in rete, si scopre un mondo di passioni, interessi e di impegno civile che non è così noto tra i planetaristi, anche a quelli che lo hanno spesso incontrato in occasione dei meeting nazionali.

    Oltre all’attività di divulgazione dell’astronomia, Bellettato collabora con le associazioni di storia locale. E’ stato membro del Movimento nonviolento di Aldo Capitini all’epoca della sua obiezione di coscienza (*), ha poi partecipato alle campagne di obiezione alle spese militari. Negli anni Novanta ha contribuito alla formazione della Consulta per la pace del Comune di Rovigo.

LIMIROLI, PRANDELLI

26 Giugno 2024

INCONTRO CON FRANCESCA LIMIROLI E IVAN PRANDELLI

  • INFO

    L’intervento di Francesca Limiroli al Meeting Nazionale dei Planetari di Padova (aprile 2024) ha suggerito di dedicare una delle interviste della serie “Voci dalle cupole” al progetto “Idiomi celesti: Le stelle raccontate con le parole delle lingue minoritarie”. Così è nata la video registrazione, realizzata come quelle precedenti da Gian Nicola Cabizza.

    Il progetto “Idiomi celesti” diffonde l’astronomia con le parole delle lingue minoritarie. È dedicato alla descrizione degli astri e dei fenomeni celesti che tutti possono ammirare, perché sono quelli visibili ad occhio nudo. L’iniziativa ha preso il via con le parole della lingua ladina e del dialetto lumezzanese, rispettivamente parlate in diverse valli alpine e nella Val Gobbia (Brescia). Francesca Limiroli (Val di Fassa) ed Ivan Prandelli (Osservatorio Serafino Zani), autori del progetto e protagonisti dell’intervista, hanno già tradotto i primi capitoli che sono stati pubblicati con cadenza mensile sulla newsletter “Lume online” (www.zanihome.it).

    Tutti i Planetari e gli Osservatori sono inviati ad aderire alla proposta attraverso la traduzione dei testi nei rispettivi idiomi locali. Ad esempio il Planetario di Nantes ha collaborato all’iniziativa realizzando la traduzione scritta e la relativa registrazione audio del capitolo dedicato ai Planetari.

    Nel corso della video intervista, dopo una breve introduzione sui due protagonisti dell’iniziativa, con curiosità e aneddoti sui loro ricordi celesti e il loro legame con le parlate locali, sono state lette alcune frasi selezionate dai primi cinque capitoli del progetto: Via Lattea, inquinamento luminoso, crepuscoli, meteore e meteoriti e Planetari. Ogni lettura è abbinata con testi scritti (italiano/ladino e italiano/lumezzanese). In questo modo l’ascoltatore può riconoscere la forma scritta delle parole lette ad alta voce.

    Questa intervista suggerisce la possibilità di organizzare delle proiezioni pubbliche, a due o più voci, sotto le cupole dei Planetari, ad esempio in occasione della Giornata internazionale della lingua madre (ogni anno in febbraio) oppure in un altro momento dell’anno.

    Oltre alle traduzioni in ladino e lumezzanese, lette ad alta voce da Francesca e da Ivan, si potranno aggiungere quelle in una o più parlate locali del territorio dove si svolgerà l’iniziativa. Ogni lettura sarà abbinata alla proiezione dei rispettivi testi e introdotta da un operatore che descriverà il fenomeno celeste al pubblico a digiuno di conoscenze astronomiche. Le curiosità linguistiche e gli aneddoti arricchiranno i contenuti della proiezione.

    TESTI LETTI AD ALTA VOCE ESTRATTI DAI PRIMI CINQUE CAPITOLI DEL PROGETTO “IDIOMI CELESTI”

    VIA LATTEA, LA NOSTRA GALASSIA
    E’ come una enorme isola piena di stelle. L’Universo è popolato da queste “isole”, infatti lo possiamo immaginare come un oceano infinito con un altrettanto infinito numero di queste “isole”.

    La Via Latea”, noscia galassia (lingua ladina)
    La é desche na grana isola fita e toca de steile che le stasc adum. L’univers l’é pien e ras de cheste “isole”, belapontin se pel l pissar desche n ozean zenza fin con n grumon de “isole”.

    Via Lattea, la Bià dele htele (dialetto lumezzanese)
    L’è ehtèh dè ö muntù de htele tradhe enhema . L’universo l’è pie de quii mocei que, giü per cantù. Fe cün che ‘l hàpeh ö gran mar pie culem de ruhù de htele.

    INQUINAMENTO LUMINOSO
    Se illumini l’ambiente dove non serve, quando non ce n’è alcun bisogno, oltre a sperperare denaro contribuisci all’inquinamento luminoso e atmosferico, cancelli la visione degli astri …
    … Sii avveduto, riduci gli sprechi, spegni la luce ed accendi il cervello

    Entesseament lumenous (lingua ladina)
    Se tu empee la lum te n post olache no serf, canche no l é de besegn, estra che petar demez scioldi, tu favoresce l entesseament lumenous e atmosferich, tu descancele la vijion di astres…
    …Sibieste ascort, no dezipar la ressorsa, destuda la lum e empea l cervel

    Inquinamento luminoso (dialetto lumezzanese)
    Hè te mpehet hö i löm endoe te ocor mia, quanta ghe mia bedhogn, non bahta maià fo i hoi dela corente endaren, te empiahtret hö ‘l ciel , te edhet piö gna le htele…
    … Met a meet, tì a maa, hmorha la luce, empeha ‘l hervel

    I CREPUSCOLI
    Dopo il tramonto del sole il buio non arriva immediatamente. Il cielo si oscura gradualmente. Accade la stessa cosa anche al mattino. All’alba non si passa subito dalle tenebre alla luce. Questi momenti di ogni giornata si chiamano rispettivamente crepuscolo serale e mattutino.

    Anterores (lingua ladina)
    Do che fioresc soreie, no vegn scur defata. L ciel l doventa scur mingol a l’outa. Medemo, ence dadoman. Canche crepa l’alba no se passa sobito dal scur a la lum. Chisc momenc, che sozet vigni dì, i à inom anterores da sera e anterores da bonora.

    Crepuscoli (dialetto lumezzanese)
    Quanta chè ‘l va dho l’hul, el vè mia de nòt de culpo, ol ciel el hè hchöreh ö pit per volta, com èl capéta pröma de la matina, ala htèha fodha, quanta ‘l ciel èl hè hciaréh a beladhine. Quii momegn lè i hè ciama “crepuscolo” de hera e de matina

     

    METEORE, BOLIDI E METEORITI
    L’atmosfera ci protegge dagli astri che arrivano dallo spazio e li disintegra quando sono di piccole dimensioni. Quelli più grandi si frantumano e qualche frammento può arrivare al suolo e sono preziose per i ricercatori che studiano la composizione di questi oggetti extraterrestri.

    Meteore, Bolides e Meteorites: I sasc che vegn ju dal ciel (lingua ladina)
    L’atmosfera la ne para dai astres che i vegn ju dal spazie e la li desfa can che i é picoi, alincontra i più gregn i se fregola e valch èschia la pel crodar. Chisc toc i é dalbon preziousc per i enrescidores che i studia la composizion de chisc ogec extraterestres.

    Le predhe chè e dho del ciel (dialetto lumezzanese)
    L’aria del ciel la ghè tì cuarciach dho , la ghè hchìa de ciapà bià hte hbalotadhe, perché la i è dehfa fò quanta i è menüch . Quii piö groh, a olte, i hè frantöma e i hè hperneha fò, e i pöl amò rià ‘n tera .
    Le predhe che e dho del ciel, le ghè het care a quii chè htüdia ol material de ché i è fach i pianeti .

    IL PLANETARIO: IL CIELO STELLATO SOTTO LA CUPOLA

    Il pubblico, stando seduto sotto una cupola, piccola o grande che sia, assiste ad una proiezione che rappresenta, con estremo realismo, cosa si vede di notte nel cielo, soprattutto nei luoghi completamente bui non contaminati dall’inquinamento luminoso.

    L Planetarie: ciel da steile sot l reout (lingua ladina)
    L publich, sentà ju sot l reout che pel esser picol o gran, pel veder na proiezion del ciel che raprejenta chel che se veit dalbon de not, soraldut ti lesc olache l é scur e zenza entesseament lumenousc.

    Hota ’l hcödelù ndo hè uet le htele (dialetto lumezzanese)
    La dheet chè la hè heta dho hota öna hor de hcödelù, e ghè n’è de gragn e picinì, la he met le a améraa öna hor dè puntì che hterlüüh chè iè precih spacach al ciel che he uet de not, hpecialmen en quii pohte bei scür , chè iè gnamò hlambrötach hö coi löm dei paih.

LIONEL RUIZ

20 Settembre 2023

INCONTRO CON LIONEL RUIZ

  • INFO

    Il planetarista francese Lionel Ruiz è l’autore di numerosi spettacoli per planetari. Condivide le sue esperienze nel corso di incontri che organizza, periodicamente, online. Sono assai partecipati e hanno lo scopo di promuovere l’utilizzo di programmi per la produzione di video a tutta cupola. Sono disponibili gratuitamente.

    Da tempo Lionel è di casa nel nostro Paese intrattenendo scambi e collaborazioni con i colleghi italiani. In questa intervista non descrive solo il lavoro che svolge in qualità di operatore e autore per planetari, ma ci incuriosisce raccontando le sue osservazioni sotto il cielo vero. Come quella che ha sperimentato in Cile, ad alta quota, guardando l’ombra che il nostro corpo proietta al suolo grazie alla luminosità della Via Lattea. Durante l’intervista ha condiviso l’esperienza che un amico aveva vissuto nella totale oscurità della Namibia. Camminare al buio può diventare una esperienza pericolosa se ci si dimentica la lampada, soprattutto in una notte nella quale non c’è neppure la luce della nostra galassia.

    Lionel Ruiz (Planetario di Marsiglia) è anche autore di programmi per planetari (Phoenix Fulldome Production) e co-fondatore del LSS Open Project.

    PLANit intende promuovere una collaborazione con i colleghi dell’APLF (Associations des Planétariums de Langue Française) e per questo motivo è alla ricerca di contatti, scambi e colloqui con i colleghi d’Oltralpe.

    Il video, realizzato a cura di Gian Nicola Cabizza, è disponibile sulla pagina web dell’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) che vi invita all’ascolto delle interviste attraverso le quali Loris Ramponi, giornalista e divulgatore, coinvolge astronomi, planetaristi e divulgatori.

FRANCOIS ARU

5 Dicembre 2022

INCONTRO CON FRANCOIS ARU

  • INFO

    Il mio primo contatto con lo spazio risale al 1969 quando l’uomo camminò sulla Luna. I miei genitori ci svegliarono in piena notte per assistere al primo passo dell’astronauta Armstrong. Così eravamo tutti in piedi, nelle prime ore del mattino, con le mie sorelle e i miei fratelli nel nostro appartamento di sei stanze alla periferia di Saint Etienne. Mia nonna, con il suo accento barese, celebrò l’evento con una frase che non ho dimenticato: “Talia, arriva la fine del mondo”.

    Da allora, con mio fratello che è un po’ più grande di me, abbiamo inventato tante storie durante la tradizionale pausa del dopo pranzo.

    Mio fratello ritagliava articoli sulle conquiste spaziali dalla stampa locale. Li conservo ancora.

    Ricordo che durante le vacanze estive ho iniziato a guardare la Luna con un binocolo. Erano le prime esperienze osservative. Uno strumento abbastanza modesto, ma grazie al quale scoprivo, come Galileo, i mari e i crateri più vistosi del nostro satellite. Già allora mi affascinava coinvolgere altre persone nell’osservazione del cielo. Mi appagava vedere come rimanevano meravigliati da quella visione ingrandita del nostro satellite.

    A 16 anni, durante gli anni della scuola secondaria, sono entrato a far parte di un club di astronomia, il “Club della terza età” come lo avevano soprannominato i responsabili scolastici.

    In quel periodo mi ero impegnato nella costruzione del mio primo telescopio utilizzando un tubo in PVC. Contemporaneamente avevo raccolto estratti di riviste e articoli. Fotografavo persino la mia televisione durante il decollo del Columbia, il primo shuttle americano.

    In quegli anni avevo visitato un planetario installato in un centro commerciale di Marsiglia, poco distante dal famoso Porto Vecchio. Così ho scoperto che è possibile simulare il cielo notturno intorno a noi e spiegarlo con più facilità.

    Il mio vero coinvolgimento nella divulgazione della scienza inizia nel 1987 quando sono entrato in un’associazione che organizzava passeggiate geologiche, dove si parlava anche di astronomia. Successivamente cominciavo una importante collaborazione con l’Osservatorio dell’Alta Provenza e la comunità scientifica di Marsiglia.

    Nel 1989 ho lanciato un’iniziativa d’avanguardia che mi ha portato a riunire scienziati, grande pubblico e diverse persone con disabilità. Questi ultimi erano coinvolti attivamente come guide della mostra temporanea intitolata “I crocevia dell’astronomia”. Vi era esposto un modello gigante del Sistema solare, circondato da parti di satelliti come quelle sommitali del razzo Véronique. Ben 2500 visitatori decretarono il successo di questa operazione.

    Per approfondire le mie conoscenze nel campo dell’animazione scientifica avevo seguito un percorso formativo molto specifico e in completa autonomia.

    Dopo la formazione all’interno del più grande e storico movimento di educazione popolare francese, avevo conseguito il Certificato di Tecnico Animatore (BEATEP) ed ero stato selezionato per il Diploma Universitario di Animatore di Planetari organizzato dall’ateneo di Strasburgo. Al termine di tre settimane di lezioni teoriche avevo preparato la mia tesi finale intitolata “Visions Nocturnes” (ancora oggi è il titolo del mio programma radiofonico). Diventerà la base e il filo conduttore di un grande progetto.

    Nel 1995 ho conseguito il Diploma Universitario di Tecnologia (DUT), Carriere Sociali con opzione di mediazione scientifica in Tour. Il mio periodo di tirocinio presso Planètes Sciences (ex ANSTJ) è stato molto gratificante. La mia tesi “Science Merchants” aveva riscosso meno interesse tra gli accademici più propensi a discutere di marketing.

    Il mio percorso professionale è stato duplice. La prima parte della mia carriera si è sviluppata nel campo della grande distribuzione e dei servizi post-vendita. La mia proposta pedagogica è diventata un elemento decisivo nell’evoluzione dei diversi marchi per i quali ho lavorato.

    L’altra metà della mia attività professionale si sviluppa tra diversi progetti educativi, come l’intervento allo Space Camp Patrick Baudry a Cannes, la creazione e l’istituzione del Centro Astronomico di Saint Michel l’Observatoire e la conduzione di un planetario itinerante, facilmente trasportabile, unico in Europa.

    Oggi, con la mia società MHD Production, svolgo questa attività a tempo pieno attraverso trasmissioni radiofoniche e interventi di divulgazione, in particolare allestendo la ricostruzione di una «camera bianca» itinerante dove si impara ad assemblare i satelliti e a scoprire le sfide delle missioni spaziali.

    Nel corso della mia attività offro corsi online per il mondo accademico e per la realizzazione di podcast.

    Sono inoltre impegnato nella realizzazione, nella mia città di Bron (vicino a Lione), del progetto “Le Portes du Ciel”, un centro di accoglienza sul tema dello spazio e dell’aeronautica. Inoltre partecipo a diversi bandi di gara con la speranza di riuscire ad aprire un CCSTI per portare la regione di Lione all’altezza di città come Bordeaux, Parigi, Grenoble, che vantano nel loro territorio la presenza di grandi luoghi di cultura e divulgazione scientifica.

ALESSANDRA ZANAZZI

18 Luglio 2022

INCONTRO CON ALESSANDRA ZANAZZI

  • INFO

    L’eclisse totale di Sole visibile in Europa nel 1999, la magia del cielo durante la navigazione notturna in mare aperto, il “pellegrinaggio” nel mitico “Exploratorium” di San Francisco, anticipatore dei “Science centers” diffusi in tutto il mondo, e l’esperienza divulgativa con i bambini sudafricani condivisa con l’indimenticabile Lara Albanese. Ecco alcuni dei viaggi ricordati dall’astronoma Alessandra Zanazzi (Osservatorio di Arcetri).

    Nella seconda parte del video vengono descritti i luoghi di interesse astronomico di Firenze. A questi itinerari è dedicata la collana “Seconda stella a destra”. Il libro sulla “via delle stelle” fiorentina è stato scritto dalla dott.ssa Zanazzi per conto dell’editore Bas Bleu. Gli itinerari astronomici di Brescia, Firenze e Ravenna sono menzionati anche nella pagina Arte e Astri.

MARCO GARONI

12 Aprile 2022

20 Aprile 2022

QUATTRO PASSI INCROCIANDO LE STELLE

  • INFO

    Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta “incrociando” le vie delle stelle lungo le quali vi invitiamo a fare quattro passi. Verrete accompagnati alla scoperta di un curioso percorso che, prendendo spunto dai luoghi astronomici di una città, cerca le similitudini in un altro ambiente urbano carico di testimonianze del passato, mosaici assai famosi e scrigni d’arte e storia che che vi invitiamo a visitare con la nostra guida. Sarà l’occasione per conoscere il suo lavoro e le sue esperienze, anche perché ha sempre la testa …tra le stelle!

    Sotto immensi capolavori raffigurati con la Gerusalemme celeste, all’interno di battisteri e mausolei a pianta ottagonale e decagonale, tra affascinanti marmi policromi che sollevano lo sguardo verso un iconico mosaico absidale e volte stellate, arriveremo infine al sepolcro di un celebre poeta.

    Basta nominare la città italiana che vanta il maggior numero di patrimoni dell’umanità per capire dove si trovano i luoghi misteriosi che avevamo citato nella presentazione della prima parte dell’intervista. Siamo sempre alla ricerca dei luoghi astronomici di diverse città per incrociarli con quelli della “Via delle Stelle” di Brescia. Ma, come scopriremo nella seconda parte dell’intervista a Marco Garoni, quelli di Ravenna sono assai famosi, veri e propri scrigni d’arte e storia che guarderemo, grazie all’aiuto della nostra guida, con occhi diversi. A voi trovare un nome ai luoghi dell’itinerario celeste ravennate che avevamo già citato la volta scorsa, sotto immensi capolavori raffigurati con la Gerusalemme celeste, all’interno di battisteri e mausolei a pianta ottagonale e decagonale, tra affascinanti marmi policromi che sollevano lo sguardo verso un iconico mosaico absidale e volte stellate. L’ultima tappa del percorso ci conduce al sepolcro del sommo poeta.

MARCO MICHELI

14 Marzo 2022

RISCHI SPAZIALI, COME PREPARARSI?
MONITORAGGIO DEL CIELO E PROTEZIONE CIVILE

  • INFO

    Il rischio è molto raro, ma possibile. Come ha insegnato la pandemia è sempre opportuno non farsi trovare impreparati su qualunque cosa possa accadere. Stiamo parlando dei pericoli che arrivano dallo spazio, quelli di sempre – come la caduta di corpi celesti in rotta di collisione con la Terra – e quelli nuovi, diventati possibili dal 1957 con il lancio del primo satellite artificiale. Perchè un corpo lanciato nello spazio potrebbe sempre ritornare al suolo sotto forma di detrito spaziale e il nostro pianeta è avvolto da una nube di relitti e oggetti di ogni genere. Per quanto sia remota, la caduta di un corpo spaziale in grado di colpire gli abitanti della Terra o siti sensibili è possibile.

    Gli esempi non mancano, ad esempio il bolide del 2013 che in Russia ha causato il ferimento di oltre un migliaio di persone e il fenomeno Tunguska che nel 1908 ha distrutto un’area forestale di decine di chilometri quadrati.

    L’argomento è stato oggetto di un confronto tra l’astrofisico Marco Micheli, Centro di Coordinamento dei NEO (Near-Earth Object) dell’Agenzia Spaziale Europea (sede di Frascati) e la dottoressa Daniela Pani della Direzione Generale della Protezione Civile Sardegna. Il primo ha introdotto l’oggetto del suo lavoro, quello della sorveglianza del cielo e del monitoraggio e previsione dei rischi causati dagli asteroidi che potrebbero colpire la Terra, mentre la seconda ha fatto alcuni esempi dei piani e delle azioni di tutela che potrebbero, con largo anticipo, entrare a far parte delle attività della protezione civile.

    Il loro dialogo è stato registrato nel video, realizzato da Gian Nicola Cabizza, disponibile sulla pagina Facebook dell’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) che ha promosso l’iniziativa in collaborazione con l’Osservatorio Serafino Zani (Lumezzane, Brescia) e quello di Siligo (Sassari).

GIANLUCA DI LUCCIO

8 Gennaio 2022

DAVIDE, ZANTE e L’OSPITE INDESIDERATO

  • INFO

    Cominciamo da Davide e Golia, ovvero come trovarsi alle prese con un importante studio legale che difende gli interessi dei grandi marchi. Il guadagno di un milione di euro non si è avverato, ma il trekking astrale può continuare il suo cammino, prima dietro i monti di casa, successivamente a Zante, Cefalonia e Itaca. Poi si aprono le porte delle ville patrimonio dell’umanità. Fino a quando l’ospite indesiderato interrompe ogni cosa. Ma c’è ancora una possibilità. Perché i sogni si possono avverare…

    L’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) vi invita all’ascolto delle interviste con le quali Loris Ramponi, divulgatore e giornalista, coinvolge gli operatori, i divulgatori e i ricercatori che, tra cieli veri e finte cupole celesti, ci fanno conoscere le loro esperienze ed attività. Ecco la seconda parte dell’intervista della quale non abbiamo ancora svelato il nome del protagonista. Avete visto la puntata precedente? Allora saprete già chi è, ma non come continua la sua storia.

    Vi invitiamo ad ascoltare anche questa seconda ed ultima parte. La realizzazione tecnica del video è a cura di Gian Nicola Cabizza.

GIANLUCA DI LUCCIO

8 Gennaio 2022

TROTTOLE STELLARI E SOGNI CHE SI AVVERANO

  • INFO

    l mio primo cielo popolato da migliaia di stelle l’ho scoperto con mio padre. Ero rimasto a bocca aperta mentre lo guardavo girando come una trottola. Molto più tardi, stesso luogo in compagnia della donna del cuore. Ecco la prima svolta, ma tutto si blocca quando arriva l’imprevisto inatteso. Che fare? Finalmente, dopo un anno e mezzo, la luce in fondo al tunnel.

    L’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) vi invita all’ascolto delle interviste con le quali Loris Ramponi, divulgatore e giornalista, coinvolge gli operatori, i divulgatori e i ricercatori che, sotto vere e finte cupole celesti, ci fanno conoscere le loro esperienze ed attività.

    Realizzazione tecnica a cura di Gian Nicola Cabizza.

IVAN PRANDELLI

23 Novembre 2021

INTERVISTA A IVAN PRANDELLI

  • INFO

    Ecco alcuni aspetti curiosi del protagonista dell’intervista. Fin dai tempi della gioventù ha nutrito il suo interesse per l’astronomia, al quale si è aggiunto quello per la scrittura. I suoi scritti concentrano, in brevi racconti, innumerevoli pillole di astronomia, dove c’è di tutto, dai suoi viaggi a latitudini estreme alle aree desertiche.Destinazioni che fanno anche da sfondo a storie originali come quella astronomica che potremmo abbinare al titolo fuorviante di “Sex for men” o le incredibili coincidenze che si legano alla sua visita nel Tanami desert.La realizzazione tecnica è a cura di Gian Nicola Cabizza.

FABIO PERI

13 Luglio 2021

INTERVISTA A FABIO PERI

  • INFO

    PLANit presenta l’intervista di Loris Ramponi, divulgatore e giornalista, a Fabio Peri, conservatore del Civico Planetario Hoepli di Milano.

    La prima volta sotto la grande cupola, di quasi venti metri di diametro, da studente liceale poi, molti anni dopo, sotto lo stesso finto cielo con un ruolo assai diverso.

    Le sue attività al Planetario sono intervallate da esperienze originali perché la passione per la musica non si è mai interrotta. E’ salito sui palcoscenici di grandi teatri e di quelli allestiti nelle piazze, come conferenziere nell’ambito di spettacolari concerti o per condurre lezioni sotto il cielo vero.

    Tra i ricordi del passato osservazioni indimenticabili come quelle in pieno deserto. Erano giornate trascorse per gran parte del tempo in solitudine, perché le visite in quel luogo sperduto arrivavano solo al tramonto…

ANGELA MISANO

14 Giugno 2021

INTERVISTA AD ANGELA MISANO

  • INFO

    L’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) presenta l’intervista di Loris Ramponi alla prof.ssa Angela Misiano, del Planetario di Reggio Calabria.

    Nell’ambito astronomico è molto conosciuta e particolarmente attiva, da decenni, a livello nazionale, in campo didattico e divulgativo. Ecco alcuni aspetti salienti del suo ricco curriculum: laureata in matematica, ha seguito la scuola di specializzazione in didattica della fisica, docente di ruolo nei licei, docente a contratto per l’insegnamento fisica presso l’Università Mediterranea Dipartimento di Agraria, componente del consiglio superiore della Pubblica Istruzione, del Consiglio direttivo della Società Astronomica Italiana (SAIt), responsabile scientifico del planetario Pythagoras di Reggio Calabria.

    Il planetario è una struttura di proprietà della Città Metropolitana di Reggio Calabria data in gestione scientifica alla Società Astronomica Italiana.

GIAN NICOLA CABIZZA

7 Maggio 2021

I MITI DEL CIELO SENZA PREGIUDIZI

  • INFO

    Il prof. Gian Nicola Cabizza (membro del consiglio direttivo di Planit e dirigente dell’AIF di Sassari), durante gli anni in cui dirigeva il Planetario dell’Unione Sarda di Cagliari, condusse una proiezione sotto il cielo stellato destinata ai partecipanti del Gay Pride che si era svolto nella città.

    Questa presentazione ripropone la lezione di allora in cui i miti del cielo sono descritti senza pregiudizi.

GIAN NICOLA CABIZZA

25 Gennaio 2021

22 Febbraio 2021

29 Marzo 2021

L’ASTRONOMIA DI DANTE

  • INFO

    L’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) presenta l’intervista del prof. Gian Nicola Cabizza, membro del consiglio direttivo dell’Associazione dei Planetari Italiani, già direttore del Planetario dell’Unione Sarda di Cagliari (del quale è stato responsabile scientifico dal 2008 al 2015), fondatore del Planetario di Siligo.

    E’ dirigente della sezione AIF – Associazione per l’Insegnamento della Fisica di Sassari. Ha scritto il libro “Atlante astronomico della Divina Commedia”, Mediando, 2017. Gran parte dell’intervista sarà infatti dedicata al commento di alcune parti della Divina Commedia che sono di interesse astronomico. Sarà l’occasione per aprire l’anno dedicato al 700° anniversario della morte di Dante.

GLORIA ANDREUZZI

16 Dicembre 2020

INTERVISTA A GLORIA ANDREUZZI

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    L’Associazione dei Planetari Italiani presenta l’intervista alla dott.ssa Gloria Andreuzzi ricercatrice all’Osservatorio Astronomico di Roma ed assegnata al Telescopio Nazionale Galileo – Istituto Nazionale di Astrofisica (La Palma, Canarie) che ci racconterà il suo percorso professionale, il lavoro che svolge al Roque de los Muchachos, dove è installato il Telescopio Nazionale Galileo (TNG), il più grande telescopio ottico/infrarosso italiano.

    Gloria Andreuzzi ci descriverà il suo rapporto con il cielo e lo spettacolare panorama notturno della volta celeste che si ammira dal Roque de Los Muchachos e quello dei paesaggi dell’isola vulcanica dove è stato istituito uno dei parchi nazionali spagnoli, il Parco Nazionale della Caldera de Taburiente.

MASSIMO DELLA VALLE

17 Novembre 2020

INTERVISTA A MASSIMO DELLA VALLE

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    Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) presenta un’intervista dell’astronomo Massimo Della Valle.

ROBERTO RAGAZZONI

6 Ottobre 2020

INTERVISTA A ROBERTO RAGAZZONI

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    L’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) presenta un incontro con
    l’astronomo Roberto Ragazzoni, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Padova. Si occupa in particolare di inventare e costruire strumenti per osservare il cosmo da terra e dallo spazio.

MARCO MICHIELI

7 Settembre 2020

INTERVISTA A MARCO MICHIELI

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    L’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) organizza un incontro con l’astrofisico Marco Micheli del Centro di Coordinamento NEO (Near-Earth Object) dell’Agenzia Spaziale Europea, sede di Frascati. Si occupa della sorveglianza del cielo e del monitoraggio e previsione dei rischi causati dagli asteroidi che potrebbero colpire la Terra.

ENRICO MIOTTO

18 Agosto 2020

INTERVISTA A ENRICO MIOTTO

  • INFO

    L’Associazione dei Planetari Italiani (PLANit) presenta un incontro in diretta con Enrico Miotto, laureato in astrofisica, già responsabile del Planetario Hoepli di Milano, che attualmente lavora presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

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